Ad assegnare il riconoscimento una giuria di top manager, imprenditori ed editori presieduta da Gianni Letta. Luigi Ferraris: "Doveroso ringraziare chi lavora in questo Gruppo".
Luigi Ferraris: le motivazioni del Premio
Enel, Poste Italiane, Terna. "Un talento che ormai non conosce confini" quello di Luigi Ferraris, che per questo motivo lo scorso 6 maggio è stato insignito del Premio Guido Carli. Giunto alla sua XIII Edizione, il riconoscimento prende il nome dallo statista e governatore della Banca d'Italia e nasce per premiare le personalità del made in Italy capaci di dare lustro al Paese. Nel corso della sua lunga carriera, che oggi lo vede nelle vesti di Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Luigi Ferraris si è distinto sia per l'impegno sociale e manageriale che per aver diffuso le competenze italiane nel mondo. Intervistato a latere della cerimonia di premiazione, tenutasi presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, l'AD di FS Italiane si è detto onorato del premio ricevuto: "Guido Carli è stato un precursore e un convinto sostenitore del progetto europeo e oggi il Gruppo FS Italiane è tra i protagonisti dell'evoluzione del mercato ferroviario europeo". A consegnare il riconoscimento Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia e componente della giuria di top manager, imprenditori ed editori presieduta da Gianni Letta.
Luigi Ferraris: "Connettere il continente europeo la priorità"
Durante il suo intervento, Luigi Ferraris ha colto l'occasione per ringraziare le persone di Ferrovie dello Stato Italiane: "Ho trovato grande umanità e spirito di servizio, che si è manifestato a pieno durante la crisi pandemica con passione e dedizione. Nonostante le tragedie che stiamo vivendo - ha evidenziato l'AD di FS Italiane - colgo l'ottimismo nell'entrare in una fase nuova, di rinascita". Il riferimento è al contesto geopolitico ed economico internazionale che si è venuto a creare negli ultimi mesi: "Mai come oggi abbiamo un impegno così forte nel connettere le persone in modo rapido ed efficiente, con infrastrutture che ci permettono di muoverci non solo nel nostro Paese, ma anche nel resto del continente - ha spiegato Luigi Ferraris, che poi ha aggiunto - L'Europa si è definitivamente aperta alla concorrenza ferroviaria e le nostre società sono presenti e operano con successo in diversi paesi come Francia, Grecia, Spagna, Germania, Olanda e Gran Bretagna".
Contratti di servizio, protocolli, intese territoriali: strumenti ormai obsoleti che, secondo Luigi Ferraris, rischiano di ritardare lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
Luigi Ferraris: "Metodi e strumenti fattori chiave per qualificare la spesa pubblica"
Con il Piano 2022-2031, Gruppo FS si pone l'obiettivo di fornire risposte adeguate alle nuove esigenze sulla mobilità. Sono 190 i miliardi di euro messi sul piatto dal Gruppo guidato da Luigi Ferraris per creare un sistema sempre più "integrato, efficiente e sostenibile" e promuovere il trasporto collettivo multimodale, ai quali si aggiungono anche gli investimenti legati al PNRR. Una sfida per contribuire alla modernizzazione della rete e del Paese che necessita tuttavia di nuovi strumenti e metodi. Sul tema è intervenuto l'AD di Gruppo FS, che lo scorso 27 maggio ha preso parte a "La tutela della finanza pubblica per sviluppare il Paese. I controlli pubblici: riforme ed efficacia della spesa", convegno promosso dall'Università di Roma Tor Vergata e dalla Corte dei conti. Per attuare il Piano del Gruppo è necessario rivisitare "metodi e strumenti", che Luigi Ferraris definisce "fattori chiave per qualificare la spesa pubblica". Contratti di programma e di servizio, protocolli di intesa, accordi, intese territoriali: per il manager si tratta di un iter burocratico ormai inadeguato, strumenti che "risentono ancora di una eccessiva distanza temporale tra intenzioni e attuazioni, tra cassa e competenza, tanto che la responsabilità di risultato, alla fine, non è del tutto ben focalizzata".
Infrastrutture "a vita intera" per maggiori certezze: l'opinione di Luigi Ferraris
Per risolvere il problema e realizzare le opere nei tempi previsti serve un approccio totalmente diverso, spiega Luigi Ferraris: bisogna pianificare, progettare e realizzare le infrastrutture con una visione "a vita intera", mettendo in soffitta il ciclo delle grandi opere per lotti. "Ricorrere all'autorizzazione di spesa per investimenti a vita intera - sottolinea - fornirebbe certezze al territorio attraversato dall'opera, alle sue comunità e ai suoi stakeholder, mettendoli così in condizione di realizzare indotto e sviluppo intorno a quell'opera, in un asse temporale definito e non vincolato o spezzettato". Alcuni suggerimenti arrivano anche dalle modalità di intervento del PNRR: "Sarebbe utile estendere in futuro i controlli sulla spesa rivolgendo adeguata attenzione anche alla qualità, in un'ottica di contributo a una migliore gestione della finanza pubblica in modo anche da descrivere - nel programma del Semestre Europeo - non solo l'elenco dei costi, ma quali e quanti benefici, ad esempio, il Gruppo FS eroga per la sua stessa dimensione industriale". Ci sono poi altre vie per garantire la certezza della spesa periodica e della disponibilità di cassa. Una di queste, conclude Luigi Ferraris, potrebbe essere quella di "assegnare una percentuale fissa del PIL ad investimenti".